Protocollo 803 del 24/01/2023
CIRCOLARE N. 84
OGGETTO: Settimana dedicata alla “Giornata della Memoria”, venerdì 27 gennaio 2023 (data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz).
Nella settimana che precede la “Giornata della Memoria”, allo scopo di favorire la riflessione sul tema in tutte le classi, si riporta il testo della legge 20 luglio 2000, n. 211, recante: "Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31 luglio 2000:
Art. 1
1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Art. 2
1. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinchè simili eventi non possano mai più accadere.
Conoscere la Shoah è necessario: è questo il senso profondo e niente affatto banale del messaggio che Primo Levi ha lanciato alle generazioni attuali, e che rende quanto mai necessari e urgenti eventi commemorativi e divulgativi come “La giornata della memoria”, nei quali è giusto ricordare le indicibili nefandezze compiute dal regime nazista durante la Seconda Guerra Mondiale.
È indispensabile riaffermare la forza e l’universalità della Verità Storica, in un momento in cui le derive negazioniste, nazionaliste, sovraniste e razziste si mostrano alla ribalta dei “nuovi media” con crescente spavalderia.
La trasmissione della memoria fra le generazioni è indubbiamente un dovere morale a cui la scuola non può in alcun modo sottrarsi, tanto più in un’epoca come quella attuale caratterizzata da rapida evoluzione che, modificando profondamente la società e le relazioni umane, mette a rischio il senso della storia e la coscienza collettiva.
Ricordare dunque è un atto doveroso anche al fine di evitare che gli errori del passato si ripropongano, pur in forme diverse.